Terni (130 m, 113.155 ab.), la “Manchester italiana” e la futuristica città industrializzata della retorica fascista, riflette, sin dallo scorcio del XIX secolo, il conflitto tra il suo coté tecnologico-industriale e il ricco bagaglio di testimonianze storicho-artistiche. Al piccolo centro urbano a destra del Nera si contrappongono, nell`ultimo ventennio dell`Ottocento, le nuove compagini industriali e i relativi quartieri operai sorti alla sinistra del fiume; questo nuovo polo di sviluppo urbano sovrasta rapidamente la città storica, e, dopo essersi addensato intorno alle fabbriche, si estende lungo le colline e fino alle pianure di Narni.

Una leggenda attesta l`origne della città al 672 a.C. con il nome di Interamna Nahars, ovvero “città fra i fiumi” (il Nera e il Serra), ma è soprattutto a partire dal III secolo a.C. che Terni consolida una sua peculiare fisionomia urbana, con l`annessione all`Impero Romano,l`innalzamento della cinta muraria, i lavori di bonifica e la Via Flaminia, che arriva addirittura a coincidere, per un tratto del suo percorso, con il “cardo maximus” dell`assetto viario.
Con la caduta dell`Impero Romano la città subisce devastazioni e saccheggi di ogni genere, dal goto Totila, il bizantino Narsete, i Longobardi e, infine da Federico il Barbarossa, che ne ordinò la distruzione; occorrerà attendere il XIII secolo per registrare deboli segni di rinascita del nucleo urbano.
Tra il XVIII e il XIX secolo Terni diviene il principale centro manifatturiero umbro e, anche in conseguenza di ciò, si avviano alcune opere di riassetto edilizio (la demolizione delle mura urbiche, ad esempio), ma è soprattutto dopo l`Unità d`Italia che vengono operate le modifiche più vistose; ha inizio una lunga sequenza di urbanizzazione industriale, con la Fabbrica d`Armi, le Acciaierie, le industrie chimiche e gli impianti idroelettrici; la “Terni-Società per l`Industria e l`Elettricità” , che sfrutta il bacino Nera-Velino e la potenza delle Cascate delle Marmore, diviene in breve tempo uno dei più importanti complessi industriali nazionali.
Nel 1960 viene approvato il piano regolatore degli architetti Wolfgang Frankl e Mario Ridolfi; dopo un paio di decenni di leggera flessione, Terni è nuovamente risorta cimentandosi in importanti investimenti nel settore dell`informatica, delle telecomunicazione e della televisione ed aderendo ad innovativi progetti legati ai collegamenti stradali: confermandosi, dunque, per l`ennesima volta, città brillante, dinamica, produttiva e aperta al futuro.
Alla tradizionale, adamantina, immagine di “città d`acciaio” fa da contraltare quella ben più tenera di “città degli innamorati”, dato che San Valentino ne fu Vescovo (273 d.C.) e qui sono conservate le sue spoglie.
Parcheggi: in Piazza A. Bosco c’è un parcheggio gratuito, non custodito, in Via della Rinascita nel parcheggio sotterraneo a pagamento di San Francesco, su più livelli dotato di ascensore e rampe accessibili. Inoltre si può parcheggiare in: Via Mazzini, Via C. Battisti ,Via N. Sauro, Via Fratti, Via Colombo, Corso del Popolo, Viale della Stazione, Via Tre Monumenti, Via E. Chiesa, Piazza Dante, Piazza Tacito, Piazza Dalmazia, Via Botticelli, Via della Bardesca, Piazza Barbarasa, Piazza Buozzi.
Servizi igienici pubblici: pubblici non presenti, tuttavia si trovano servizi igienici accessibili nel parcheggio di Piazza San Francesco, rispettivamente al piano -1 e al piano -2.
Pavimentazione: la città è pianeggiante, la parte nuova del centro storico, ovvero, corso C. Tacito, Piazza della Repubblica e Piazza Europa è stata ripavimentata, si può passeggiare agevolmente, inoltre alcuni tratti sono chiusi al traffico. Per quanto riguarda, invece, la zona antica del centro storico, ovvero, Corso Vecchio (parallela alla destra di Corso Tacito) e l’area di Corso Cavour (alla sinistra di Corso Tacito), Via Fratini, Via XI Febbraio, e la Piazza del Duomo è per lo più pavimentata con sanpietrini e quindi poco agevole, in alcuni tratti sconnessa e ciottolosa. In sanpietrini è anche la pavimentazione di Piazza Tacito e la zona di Piazza San Francesco. Inoltre molti marciapiedi sono poco agevoli al passaggio.
Sportello turistico: assenti segnaletiche per l’Ufficio Informazioni Turistiche, tuttavia lo Sportello si trova a pochi metri da Piazza Tacito, l’ingresso è situato in via Cassian Bon, chiuso al traffico eccetto per coloro che hanno l’apposito permesso. Ci sono un varco elettronico e telecamere della polizia municipale. L’Ufficio è aperto dal lunedì al sabato dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Tel. 0744.423047
Segnaletica non vedenti: nella città non ci sono segnaletiche per non vedenti, tuttavia la Biblioteca comunale è dotata di supporti per i non vedenti.
Comune di Terni Piazza M. Ridolfi, 1 05100 Terni Centralino 0744/5491

Servizio Turistico Territoriale del Ternano STT-IAT
Via Cassian Bon, 4
Tel. 0744 423047
Fax 0744 427259
e-mail: info@iat.terni.it
web: www.marmore.it

Apertura al pubblico:
dal lunedì al venerdì: dalle ore 9.00 alle ore 13.00; sabato: dalle ore 9.00 alle ore 13.00

Fonte dell`immagine: www.regione.umbria.it Foto:M.Tortoioli
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