Perugia rappresenta un esempio unico di continuum armonico tra i caratteri geomorfologici del territorio e quelli architettonici del nucleo urbano. La città appare organicamente fusa con il colle su cui si erge, dominando la Valle Tiberina e la Valle Umbra, e offre testimonianza del fertile rapporto osmotico città-campagna che caratterizza il paesaggio umbro. Il suo nome mutò diverse volte nel corso dei secoli: fu chiamata “Eulisteo” dal nome del mitico fondatore Euliste, eroe troiano o etrusco, “Turena“, per l`inespugnabilità delle sue alte mura turrite, “Perusia” (“abbondanza”, oppure “passaggio”, “movimento”) e “Peroscia“, ma dal Medioevo fino ad Ottocento inoltrato la sua struttura rimane pressoché inalterata. Città tra le più importanti della “dodecapoli” etrusca, fu sottomessa dai romani una prima volta nel 295 a.C. e, in modo molto più incisivo, da Ottaviano (41-40 a.C.), che promosse una serie di importanti opere di restaurazione edilizia. Assediata da Goti, Longobardi e Bizantini, Perugia conobbe, a partire dal Duecento, una prima metamorfosi da impervia roccaforte a florido Comune di matrice Guelfa; lo spazio urbano comincia ad espandersi, si avvia la costruzione della cattedrale e si formano nuovi borghi, soprattutto in prossimità dei complessi conventuali eretti dagli ordini mendicanti. Sono databili a partire da questi anni opere imponenti e funzionali, come l`Acquedotto di Monte Pacciano o di ineffabile bellezza, come la Fontana Maggiore. La libertà comunale è messa in discussione dall`autorità papale (1370) e da sanguinose lotte intestine, che consentono l`ascesa al potere, turbolenta quanto effimera, di varie Signorie, tra cui quella del condottiero Andrea Braccio di Fortebracci, poi delle famiglie Beccarini, Piccinini, Oddi e Baglioni, questi ultimi indiscussi protagonisti della vita politica e culturale cittadina a partire dalla seconda metà del Quattrocento: grazie a questo potentato la città si arricchisce di splendidi palazzi gentilizi e di gioielli architettonici come il campanile di San Pietro o la facciata di San Bernardino. A sancire la definitiva affermazione dello Stato Pontificio, viene eretta da papa Paolo III la Rocca Paolina (1540-43), costruzione talmente odiata da essere letteralmente rasa al suolo dai perugini tra il 1848 e il 1860, in concomitanza con la costituzione del Regno d`Italia e la relativa annnessione dell`Umbria. A partire dalla fine dell`ottocento si verifica anche a Perugia quel fenomeno di espansione e dilatazione verso l`esterno comune a tante città umbre in quegli stessi anni.

La città, oggi capoluogo di regione e della provincia omonima, è un importante polo agricolo e produttivo, con industrie che operano nel settore tessile, alimentare, meccanico, edile e dolciario (prodotto d`eccellenza è naturalmente il cioccolato, protagonista di un` acclamata manifestazione annuale “Eurochocolate“). Perugia gode anche del prestigio dei suoi due istituti universitari (l`Università degli Studi di Perugia, fondata nel 1307, e l`Università degli Stranieri) e della splendida Galleria Nazionale dell`Umbria. Irrinunciabile, per cultori o semplici appassionati di musica, l`appuntamento estivo con “Umbria Jazz“.

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