Con “Palazzo Orfini Podestà” si indicano due costruzioni adiacenti ma distinte: il Palazzo Orfini, elegante costruzione cinquecentesca con un bel portale e finestre epigrafate, e l`antico Palazzo del Podestà, caratterizzata da un grande arco ogivale che si staglia sul prospetto quasi come un bassorilievo e continua all`interno dell`edificio in un`ampia volta che copriva, probabilmente, la sala delle adunanze popolari; qui, nel 1265, venne istituito il primo ordinamento del Comune di Foligno.

Caratterizzato da un elegante loggiato, esso fu costruito probabilmente agli inizi del 1200 e sicuramente ristrutturato dai Trinci. La loggia era in comunicazione diretta con il Palazzo Trinci, attraverso un ponte andato distrutto presumibilmente intorno alla metà del XVIII secolo, così come non è più visibile, perché inglobato nell’edificio in angolo, il porticato aperto sulla piazza, ammirabile da una stampa pubblicata nel 1845 da Attilio Zuccagni Orlandini.

All’altezza del loggiato la decorazione della facciata è costituita dalla raffigurazione delle Virtù Cardinali (Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza), che sovrintendono all’esercizio del potere politico, opera attribuita a Giovanni di Corraduccio detto Mazzaforte.

Le mensole poste sotto il loggiato ospitavano teste scolpite in pietra, di epoca romana, rappresentanti le sette Età dell’uomo, ora conservate nel Museo della città.

La decorazione interna della loggia è a monocromo e probabilmente realizzata da due artisti dallo stile diverso. Sulla parete lunga che guarda verso la Piazza, in corrispondenza con le immagini delle Virtù all’esterno, dono rappresentati in troni di legno posti sopra le mura di una città le tre Virtù teologali (la Fede da un uomo che stringe al petto una croce e regge in grembo un calice, la Speranza da una donna in atteggiamento di preghiera e la Carità da una donna che allatta due bambini); a chiusura della sequenza, una quarta figura, la Concordia, impersonata da una donna robusta che fa abbracciare due cittadini.

Sulle altre pareti, una serie di scene che probabilmente costituisce una narrazione dipinta, che qualcuno ha ipotizzato potesse alludere alla mitica fondazione di Foligno e alla nascita della famiglia Trinci, costantemente impegnata a nobilitare le proprie origini: la città in fiamme rappresenterebbe Troia, dalla quale sarebbe fuggito Tros, fondatore mitico di Foligno e capostipite dei Trinci, mentre la figura femminile coronata d’alloro alla guida di due cavalli sarebbe Flamminea, simbolo della nuova città fiorita sotto i Trinci, simboleggiata, infatti, dall’insegna araldica costituita da due teste di cavalli unite da briglie.

Palazzo Orfini Podestà racchiude anche un altro ,importante, tesoro: è qui che venne alla luce la prima edizione a stampa della “Divina Commedia” nel 1472.

L’amministrazione comunale ha trasferito qui, nel 2009, seppure in via transitoria, i suoi uffici principali.

Accessibilità

Non ci sono pervenuti dati certi sull’accessibilità della struttura, tuttavia, trattandosi di un edificio di uso pubblico, i parametri sull’accessibilità dovrebbero essere tutti rispettati.

Galleria

Mappa

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