Fu in principio un centro di penitenti affiliate ai Servi di Maria, poi istituzionalizzato con regola agostiniana, entro il 1326; nel 1425 divenne centro del secondo ordine della regolare osservanza francescana. Tuttora è luogo di vita contemplativa.

Sotto il portico d’ingresso è una Madonna col Bambino e le sante Lucia e Chiara, affresco di Pierantonio Mezzastris. All’interno del monastero si conservano opere di Marcantonio Grecchi, Giovan Battista Michelini, Nicola Epifani. C’è, inoltre, un San Francesco riceve le stigmate, del perugino Anton Maria Fabrizi. Un vasto ciclo di affreschi con Storie della Passione, attribuiti alla cerchia dei Nasini, in parte ridipinti, decora le lunette del chiostro.

A sinistra dell’ingresso è collocata la Chiesa di Santa Lucia, ricostruita nel 1928 secondo linee neogotiche. All’interno della chiesa, decorazioni di Vincenzo Turchetti. Da ricordare, di fronte alla porta, una Crocifissione, affresco ritenuto di scuola giottesca, una statua rappresentante Santa Lucia, opera forse dell’intagliatore folignate Antonio Calcioni, sull’altare di destra, ricoperta normalmente da una tela con una Santa Lucia, attribuita a Giovan Battista Michelini. Sul retro dell’altare, il coro in noce con i dossali ricoperti da pergamene miniaturizzate che hanno per tema sante e santi, immagini collocabili agli inizi del Cinquecento e variamente attribuite a Pierantonio Mezzastris, al Maestro di Cola delle Casse o a Lattanzio di Niccolò.

Sull’altare si sinistra, oltre ad una tela raffigurante Sant’Andrea, attribuita a Giovan Battista Michelini, vi erano altre due opere, Vergine con il Figlio, di Pierantonio Mezzastris, e San Francesco che riceve le stigmate, di Niccolò Alunno, ora entrambe conservate nel Museo della città.

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